Le spiagge

La costa ionica di Matera è uno splendido angolo di paradiso sulla terra. Ormai la maggior parte dei viaggiatori ha sentito parlare di Matera, la “città dei sassi” e le sue famose abitazioni rupestri. È anche la capitale europea della cultura 2019. Questa antica città sta iniziando a farsi un nome – come dovrebbe essere giusto. Ma andiamo a scoprire alcune delle spiagge della Basilicata!

spiagge-della-basilicataPer quanto sia diventato graduale, la sua costa è rimasta molto meno turistica della vicina Puglia. Essa vanta una porzione del Mar Tirreno, una parte minore del Mar Ionio e del Golfo di Taranto. Questo particolare tratto è noto come Lucania (o Lucana in italiano), che era il nome dato dagli antichi greci. La sua “rovina” più degna di nota è il Metaponto, che può essere databile al VII secolo ac. Degne di nota anche le Tavole Palatine, che contengono resti di un tempio dorico. Inoltre, questa regione bagnata da un mare cristallino e limpido, è caratterizzata da grandi spiagge di sabbia con fondali bassi.

Lido di Metaponto

Ci sono numerosi stabilimenti balneari molto ben attrezzati e lussuosi ristoranti, bar, cabanas e ombrelloni. Solitamente non ci dovrebbero essere problemi a trovare un tratto di spiaggia “libera” dove sistemarti per la tua giornata e fare un picnic nella pineta che costeggia la riva. Questa è un’area amata dalle famiglie per la sua sabbia dorata e fine. Le acque poco profonde sono perfette per i bambini e per le nuotate. Il clima è magnifico e il periodo migliore per visitare la spiaggia di Metaponto e i siti meno turistici è sicuramente giugno e settembre.

 

Marina di Pisticci

A soli 15 km a sud di Metaponto, si trova un’altra delle spiagge più belle: Marina di Pisticci. È una bellissima distesa di morbide dune sabbiose con mare limpido e anche questa spiaggia è “bandiera blu”. Le acque sono poco profonde, perfette per le famiglie con bambini piccoli. Ci sono tratti di spiaggia dove è possibile piantare il proprio ombrellone gratuitamente, mentre ci sono poi anche lidi esclusivi (Spiaggia dei Ginepri di Pisticci) con stabilimenti balneari dove è possibile noleggiare cabine e lettini per il giorno. La Marina ha anche ospitato un favoloso festival jazz. “Argojazz” negli ultimi sedici anni con concerti, spettacoli teatrali e balli ha animato le serate durante i mesi di luglio e agosto.

matera-ionian-coast-pisticciÈ inoltre possibile visitare l’attuale villaggio di Pisticci chiamata anche la “città bianca”. Si trova nell’entroterra a circa 30 minuti in auto. Potrai ammirare meravigliose viste panoramiche sulle Dolomiti lucane ad ogni angolo mentre esplori i vicoli e le piazze. Come ovunque in Italia, il cibo è divino. Assicurati di provare le specialità locali come formaggi, dolci e l’amaro locale Lucano.

Queste sono solo alcune delle spiagge della Basilicata, non perderti le prossime!

Cosa fare nei dintorni di Bernalda

La Basilicata è una terra vivace e dinamica che offre numerose occasioni di svago e cultura.
Per rendere indimenticabile il vostro soggiorno a Urban79, vi invitiamo a scoprire le esperienze esclusive da vivere nei dintorni della struttura.
Escursioni alla scoperta della natura, avventure, panorami mozzafiato, monumenti, spiagge, cultura enogastronomica e tradizioni popolari vi aspettano stagione dopo stagione.

PERCORSI IN NATURA

Parco Archelogico dell’area urbana di Metaponto
Distanza : 15 km

Un tuffo nel passato tra le rovine della Magna Grecia, immerse nella natura del metapontino. A pochi km dal centro abitato di Metaponto, sorgono resti di antiche costruzioni greche che sovrastano sulla costa della Basilicata. Un luogo magico e imperdibile a due passi dal Borgo.

Fiume Basento e il ponte della vecchia
Distanza : 22 km

Metapontum significa “tra due fiumi” e da Borgo San Gaetano non possiamo non concederci una gita lungo il Basento. Tra tour bike e passeggiate a piedi, sarà splendido scoprire le leggende che si nascondono dietro i luoghi naturali dei dintorni del Borgo. Sul ponte della vecchia si narra che molti secoli fa una signora del luogo, feudataria di Policoro, avesse perso uno o due figli proprio in quell’attraversamento e che quindi avesse costruito il ponte in loro onore.

Oasi San Giuliano
Distanza : 34,7 km

A soli 30 km dal Borgo, troviamo una delle più importanti aree umide della Basilicata. È la riserva naturale di San Giuliano, oasi WWF grazie alla presenza di una fauna assai diversificata soprattutto sulle specie ornitiche.

Riserva calanchiva di Montalbano Ionico
Distanza d: 31,2 km

Bosco Pantano di Policoro
Distanza : 38 km

Una foresta sacra in cui regna il silenzio e il rispetto per la folla pacifica di animali, specie della selvaggina.

Parco Regionale Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano
Distanza : 50 km

BASILICATA COAST TO COAST: ITINERARIO TURISTICO

La Basilicata da una costa all’altra.
Era il sogno di Rocco Papaleo nel celebre film Basilicata coast to coast, ed è un sogno che da Bernalda è possibile  realizzato, con  un itinerario che tocca la maggior parte delle tappe percorse dagli estrosi protagonisti del film.
Un itinerario che racconta perfettamente la pace, il relax, la natura e la musicalità di alcune delle più belle zone della Basilicata, percorribile a piedi, in bici, in auto, a seconda del livello di sportività dei gruppi in tour.

Nove giorni di viaggio per un itinerario che va da costa a costa, alla scoperta di una delle regioni più caratteristiche d’Italia.

GIORNO 1. MARATEA

Distanza : 164 km

Si parte dalla costa tirrenica con Maratea, l’unica città lucana con affaccio sul Mar Tirreno e dalle peculiarità uniche. Rocce e macchia mediterranea ricoprono le sue scogliere, portando con sé anche una ricca storia di sapori e tradizioni. A pochi km da Maratea, sorge, poi, il Borgo di Castrocucco, luogo incantevole al confine con la Calabria, già Sito di Interesse Comunitario (SIC).

Da vedere:
Cristo di Maratea
Grotte delle Meraviglie
Castrocucco: La Secca ed il borgo

GIORNO 2. LAGO LAUDEMIO E MONTE SIRINO

Distanza : 139 km

Inizia un percorso tutto naturale che in Basilicata si alterna tra monti, laghi e fiumi, ed abbraccia tutte quelle aree storiche e di tradizione culinaria, tipiche. Con il Monte Papa siamo nella parte più alta dell’Appennino Lucano, un Parco Nazionale da non perdere.

Da vedere:
Cima del Monte Papa
Lago Laudemio

GIORNO 3. PARCO DEL POLLINO

Distanza : 143 km

Tra dislivelli, natura incontaminata ed eccellenze culinarie da provare, un trekking sul Monte Pollino di almeno 6 ore è d’obbligo per un itinerario turistico che abbraccia l’intera distesa Lucana. Assolutamente da provare il Volo dell’Aquila, attrazione top per i più giovani, e una visita alle Timpe di Terranova del Pollino, per godere della bellezza del panorama roccioso.

Da vedere:
Cima del monte Pollino
Viggianello
Terranova del Pollino

Da fare:
Un pranzo al ristorante stellato Luna Rossa

GIORNO 4. LAGO DEL PERTUSILLO

Distanza : 83 km

Continua l’incredibile percorso naturale con una visita al Lago del Pertusillo.
Il nostro itinerario merita di proseguire con l’arrivo a Viggiano, comune vicino al parco naturale, con una immancabile visita agli scavi archeologici di Grumentum e alla Madonna Nera.

Da vedere:
Fontana Tramutola
Santuario della Madonna Nera

LUOGHI DA NON PERDERE

La Basilicata è una regione con una storia antica profondamente radicata, una terra autentica bagnata da due mari, che vede nel suo entroterra l’alternarsi di paesaggi diversi: dai sassi di Matera alle dolomiti lucane, dalle spiagge paradisiache del metapontino ai calanchi, fino ad arrivare a quelle zone montane che offrono una meravigliosa varietà di attrazioni naturalistiche.
Paesaggi diversi per vacanze diverse: nel chiederci cosa vedere in Basilicata, ecco un tour delle migliori 10 località turistiche nei dintorni di Bernalda.

PISTICCI

Tetti rossi e la storia dell’Amaro Lucano tra le vallate dei Calanchi: Pisticci offre panorami da non perdere.

METAPONTO

Macchia mediterranea, spiagge dorate e archeologia: Metaponto è un’oasi tutta da vivere, con la natura ed i suoi parchi, e la sua antichissima storia immersa tra scorci naturalistici.

TRICARICO

Uno tra i centri storici medievali più rilevanti della Basilicata, immancabile in un tour storico che si rispetti, alla scoperta della cultura arabo-normanna che emerge tra i giardini terrazzati ed i vicoli della Rabata.

CRACO

Una città fantasma, ancora meta di quel turismo cinematografico che dà alla Basilicata un’atmosfera ancor più magica!

MATERA

Non ha bisogno di presentazioni: la città dei sassi ma non solo. Capitale Europea della Cultura, è un riferimento per tutta la realtà storica, culturale e culinaria lucana.

GINOSA MARINA

Un mare Bandiera Blu immerso tra parchi e riserve naturali da scoprire e adatto a tutte le età. Pur essendo provincia di Taranto, quindi di fatto pugliese, Ginosa Marina è così vicina al confine lucano che possiamo dire essere un pò parte di entrambe le regioni.

MARINA DI PISTICCI

Fascino esclusivo, relax e aperitivi in riva al mare. La marina di Pisticci è il luogo perfetto per godersi il litorale lucano.

SAN COSTANTINO ALBANESE

Un incontro di etnie e culture per dare origine ad uno dei borghi più belli della regione.

TARANTO

Splendida città dei due mari : Mar piccolo e Mar grande separati dal ponte girevole, offre un museo di arte greca con reperti unici al mondo

 

CALANCHI: UN TOUR DELLA VALLE

Un paesaggio da film western, lunare, silenzioso, mistico, fonte di ispirazione di poeti, pittori, registi e scrittori che li scelgono per la loro unicità e bellezza: sono i Calanchi, i canyon del sud Italia.

Si tratta di profondi solchi in un terreno argilloso creatisi per effetto dell’azione erosiva dell’acqua. In Basilicata i secoli e gli agenti atmosferici hanno trasformato vaste zone in autentiche sculture naturali fra guglie, pinnacoli e profondi canyon.

Gli aridi paesaggi dei Calanchi si sgretolano formando autentici sistemi montuosi in miniatura, e trovano il loro perimetro naturale nelle valli del torrente Sauro e dei fiumi Basento ed Agri, offrendo al visitatore forti e unici contrasti paesaggistici : gli aspri Calanchi , le ampie distese boschive degli appennini, le dolci colline del materano e le grandi pianure che scivolano dolcemente verso il mar Ionio che un tempo occupava gran parte di questo entroterra.

Quest’area della Basilicata è stata spesso scelta come suggestiva scenografia naturale per diversi film; tra i registi che hanno apprezzato i Calanchi Lucani come location citiamo Pasolini, Tornatore, Francesco Rosi.

 

Il cibo bernaldese

La gastronomia, si sa, è uno dei fattori chiave che attraggono i turisti stranieri in Italia. Quali sono i prodotti tipici di Bernalda?

Primo piatto tipico è la pasta con fagiolini e cacio ricotta, risalente alla metà del Novecento, probabilmente, come in tanti casi, sorta per cercare di sopravvivere alle difficoltà lasciate dal dopoguerra. Viene preparata con fagiolino dolico dall’occhio a cui si aggiunge passata di pomodoro e cacio ricotta.

Alla pasta con fagiolini e cacio ricotta viene anche dedicata una sagra nella frazione di Metaponto.

Per i più golosi di dolci, Bernalda offre le scorzette, che si preparano con albume, nocciole e cioccolato fondente fuso. A crearla il pasticciere Vincenzo Spinelli negli anni ‘70. Il nome deriva da “scorz d’ l’arvl” (che nel dialetto locale significa “corteccia dell’albero”).

Scorzette di Bernalda
Scorzette di Bernalda

In realtà, esiste anche una variante, dove al posto di nocciole e cioccolato fondente troviamo mandorle e cioccolato bianco. A giudicare quale sia migliore, ovviamente, ci appelliamo al gusto di ciascuno.

La Basilicata è una regione che ha fatto delle sue peculiarità enogastronomiche un grande punto di forza dell’offerta turistica.

Tra i piatti tipici, alcuni hanno un’origine molto antica.
Dal pane cotto inizia il nostro itinerario enogastronomico: si tratta di un pane raffermo da qualche giorno, bagnato con acqua e poi condito con olio, sale e origano, infornato e servito caldo.
Un altro modo per richiamare la tradizione è quello di lessare le bietole in acqua e mescolarle con la mollica di pane fritta con olio e aglio.

Dall’Olio DOP di Vulture si passa sicuramente attraverso il peperone crusco, caratterizzato da un basso contenuto di acqua, di cui vengono infilati i peduncoli con uno spago ottenendo delle collane dette “serte”. Dopo una rapida essiccazione secondo un metodo strettamente naturale, i peperoni vengono fritti in olio extravergine di oliva per ottenere un prodotto croccante e fragrante, ideale per guarnire primi piatti, ma anche carni rosse o baccalà.
Il peperone crusco se macinato, è ideale infatti come condimento di molti piatti e viene anche aggiunto nell’impasto di formaggi e salumi, oltre che per condire una buona pasta al sugo insieme ad aglio, olio e mollica fritta.

Il lungo viaggio tra i prodotti locali continua con la melanzana rossa, il formaggio pecorino e il caciocavallo podolico.

funghi, la carne di cavallo e il baccalà sono sul nostro passaggio, e una degustazione degna non può terminare senza aver assaporato l’Aglianico del Vulture, uno dei vini rossi DOC più prestigiosi del panorama enologico nazionale.

Il menu ricavato da ricette con l’aglianico è ricco e meravigliosamente gradito a tutti i palati: l’uva fritta, i fusilli “ubriachi”, fino ad arrivare al filetto di maiale all’aglianico e miele di castagno, l’agnello con uva fresca fritta, e afrittelle di pecorino all’aglianico, o dessert di uva nera.

Alcuni dei piatti tipici della tradizione e che abbracciano anche la cultura del brigantaggio, sono la ciambotta, le patate sane, le lagane e ceci, la coscia della sposa e la pitta con la ricotta e mosto cotto.

Ciambotta

Al sud significa mescolare le cose, “ciambottiare”. Esiste il ciambotto di pesce, di carni di verdure, perchè alla fine il ciambotto non sono gli ingredienti ma il pane che viene riempito di sapori. A Terranova di Pollino chiamata ciambottella, si usa riempirla di peperoni, pomodoro, salsiccia e uova. La ricetta che segue invece è tipica delle Dolomiti Lucane, un omaggio ai briganti Crocco e Ninco Nanco.
Nella ciambotta il pane diventa contenitore e companatico.

Lagane e ceci

È il piatto tipico dei briganti. Sembra, infatti, che nei racconti orali delle tradizioni popolari i briganti, presenti nella seconda metà del 1800 nei boschi di Gallipoli Cognato, fossero soprannominati “mangialagane”, piatto principe delle loro tavole.

Coscia della sposa

La leggenda narra che i nobili del luogo, conti, marchesi o solo grandi proprietari terrieri, potevano esigere il diritto di prima notte dai propri villani.
Alla fine del pranzo allo sposo veniva regalata la “coscia della sposa”, una coscia intera di agnello steccata e cucinata a fuoco lento, spesso solo con il riverbero del mattone. In seguito con la scoperta del pomodoro venne trasformata in ragoùt (ragone da zita).

Altri prodotti tipici del territorio lucano: fiordilatte dell’Appennino Meridionale, padraccio del Pollino, casieddu, treccione, burrino, cacioricotta, toma di pecora; soppressata, salsiccia lucanica di Cancellara, pezzenta, ventresca; fagioli di Sarconi, peperoni di Senise, fagiolo poverello di Rotonda, pane di Matera, marroncino, pasta fresca, cavolfiore dell’Ofanto, patata sanseverinese, tartufo nero (scorzone), arancia staccia e percoco bianco di Tursi.

Agosto a Bernalda

Perché agosto? Perché questo è un bel momento con un clima mite   e tante nuove attività da svolgere all’aperto  come sagre e feste patronali.  A luglio con l’assalto del carro della Bruna a Matera, ad agosto con le feste di San Rocco a Pisticci  e  il famoso corteo storico di San Bernardino a Bernalda . Goditi il tempo  imparando cose che non sapevi sulle nostre tradizioni culturali! Pensiamo che sarete d’accordo sul fatto che le offerte culturali sono impressionanti e intriganti. Non sai da dove cominciare? Contatta il nostro team e ti indirizzeremo!

Inoltre sul corso Umberto troverai tanti bar e piccoli locali dove la musica live non manca fino a notte inoltrata.

Ad agosto ci sono altri eventi nei dintorni

“SOGNO DI UNA NOTTE… A QUEL PAESE” – COLOBRARO (AGOSTO)

Colobraro è chiamato, in modo scaramantico più che dispregiativo, “Quel paese”. Ciò a causa della presunta innominabilità della parola “Colobraro” per la credenza superstiziosa che la semplice evocazione del nome porti sfortuna. Sulla base di queste credenze è nato l’evento “Sogno di una notte… A quel paese”, un percorso teatralizzato tra le vie e le caratteristiche piazzette del centro che domina la valle del Sinni, in cui l’antropologia sposa il teatro, la magia e l’enogastronomia, legandosi alle suggestioni di un paesaggio unico.

Attraverso alcuni dei riti e miti più suggestivi della Basilicata, Borgo San Gaetano vi porta alla scoperta della vera anima lucana. Gli eventi si susseguono secondo le ritualità dettate dal calendario, rivelando aspetti e particolarità che solo in questa terra di incanti e memorie si possono trovare. Siete invitati ad essere protagonisti di celebrazioni e feste ancestrali, alla scoperta di storie tramandate di generazione in generazione.

Inoltre ci sono  anche mostre storiche e molte altre attività durante tutto l’anno.
LA NOTTE DEI CUCIBOCCA DI MONTESCAGLIOSO (5 GENNAIO)

I misteriosi protagonisti del rito circolano tra i vicoli del centro indossando un mantello scuro, un cappellaccio e una barba finta in canapa. In mano portano un grosso ago con cui minacciano di cucire la bocca ai bambini che si avvicinano incuriositi. Il misterioso rito si ripete ogni anno al termine delle festività natalizie ed è una sorta di iniziazione dei bambini a vincere la paura.

IL MAGGIO DI ACCETTURA (DAL 23 APRILE AL 18 GIUGNO)

Dopo una lunga preparazione, il cerro più alto, più grosso e dritto del bosco di Montepiano viene reciso. Passati 8 giorni, è pronto per iniziare il suo cammino verso il cuore di Accettura dove verrà innalzato e successivamente scalato ad opera dei “maggiaioli”, per poi essere abbattuto.

LA PARATA DEI TURCHI A POTENZA (29/30 MAGGIO)

I figuranti del corteo storico, in costume d’epoca, riportano in vita da tempo immemore il leggendario evento risalente al 1111, quando un miracolo di San Gerardo permise ai potentini di respingere l’attacco dei Turchi.

LA FESTA DELLA MADONNA DELLA BRUNA A MATERA (2 LUGLIO)

La festa in onore della protettrice della città di Matera si svolge in maniera suggestiva: durante la processione, l’anima popolare si esalta in un tripudio di massa e il carro che accompagna la statua della Madonna, frutto del lavoro artigianale durato mesi, viene assaltato e distrutto.

 

IL PRESEPE VIVENTE NEI SASSI DI MATERA (TRA NATALE E L’EPIFANIA)

Nello splendido scenario dei Sassi, il presepe vivente di Matera permette di diventare parte integrante del percoso. Ogni visitatore, infatti, ha la possibilità di divenire “visit-Attore” cioè di indossare i panni di un figurante.

LA FESTA PATRONALE DI SAN BERNARDINO (DAL 7 AL 27 AGOSTO)

Una delle Feste più emozionanti della Basilicata è la festa patronale di Bernalda. Uniti dalla devozione per il Santo Patrono, i devoti danno inizio ai festeggiamenti, tra osservanza religiosa, rievocazione storica e spettacolo.
Per informazioni dettagliate sul programma: www.festadisanbernardino.it

IL MONDO DI FEDERICO II A LAGOPESOLE (TUTTO L’ANNO)

Il castello di Lagopesole, luogo federiciano per eccellenza, accoglie i visitatori per condurli nel mondo di Federico II, il museo narrante che, attraverso moderne tecnologie e linguaggi innovativi abbinati alla ricerca storica, vuole far rivivere il mito dello Stupor Mundi.

 

La Madonna del Carmine

La piccola Chiesa della Madonna del Carmine, costruita nella prima metà del sedicesimo secolo, si trova nel centro storico di Bernalda.

Il suo stile richiama il periodo controriformista, anche se ha subito parecchio modifiche nel corso dei secoli.

Dal punto di vista artistico, l’unica opera di un certo rilievo è un crocifisso ligneo di autore ignoto databile tra il diciassettesimo ed il diciottesimo secolo.

E’ tra i luoghi di culto più amati dagli abitanti di Bernalda, infatti  crescendo di importa durante i secoli, fu ristrutturata e ampliata diverse volte, fino a raccogliere molte opere d’arte che richiamano il culto cristiano e carmelitano.

La chiesa conserva molte  statue sacre  , oltre al  grande crocifisso di legno. Il suo interno è molto sobrio.

Il suo esterno testimonia molto di più le recenti ristrutturazioni, rifacendosi a uno stile neoclassico, stile che non si riscontra al suo interno.